Basilio prende in mano un libro utilizzato per le scuole superiori, custodito dentro un tavolino da restaurare, e ha un'altra premonizione, dove un ragazzo rischia di morire in un incendio. Basilio indaga riportando l'oggetto al diretto proprietario, venendo poi a conoscenza della situazione lavorativa di un certo Cesare Cappelli, il padre di Martino, il giovane che finirà nei guai per dei conti in sospeso del padre, ex carcerato, con il boss Villanova. Sandro Maccari, consiglia a Basilio di non intromettersi in affari più grandi di lui, ma naturalmente l'uomo non lo ascolta. Successivamente, per far estinguere il debito di Cesare con Villanova, il figlio Martino decide di far entrare in casa del padre facoltoso del suo amico Francesco, d'accordo con lui perché mai capito e considerato dal genitore, gli uomini del boss per compiere un furto. All'ultimo momento però, Martino cambia idea e chiama la polizia, impedendo l'irreparabile. Il giorno dopo, Basilio parla con Martino, convincendolo a denunciare i delinquenti. Il problema è che il suo cellulare cade nelle mani di Francesco, che roso di gelosia per tutte le attenzioni che suo padre ha nei confronti dell'amico, lo incolpa di tutto. Martino, rabbioso, incendia così il garage di Francesco, ma scivola e batte la testa. Fortunatamente, Basilio lo salva con l'aiuto dell'altro ragazzo. L'episodio si conclude con il padre di Francesco che chiede scusa al figlio per il male che gli ha fatto, e con Martino e Francesco che si riappacificano, ridiventando più amici di prima.